
Digital Signage nell’era dell’IoT
La comunicazione digitale nell’era dell’Industria 4.0 non ha come obiettivo il solo coinvolgimento dell’utente, ma la pretesa più ambiziosa di sollecitarlo a compiere un’azione, per sentirsi parte di un’esperienza innovativa ed esclusiva.
Se i media off-line, le campagne Social Media e il Web in generale hanno contribuito a migliorare e rafforzare la comunicazione di un brand attraverso iniziative ad hoc, il Digital Signage ha permesso di trasferire il brand messagging e l’awareness in un modo nuovo, più interattivo ed emozionale.
Il Digital Signage è una forma di comunicazione digitale che permette di trasferire messaggi o materiale promozionale attraverso l’ausilio di display o schermi touch screen con l’obiettivo di offrire un’interazione più diretta con il cliente tramite foto, testo e audio.
Oggi i monitor sono dotati di capacità tecniche che ottimizzano le performance e rendono più efficace la trasmissione di messaggi da processori Multi Core, Wi-Fi integrato, spazio di archiviazione interno dei contenuti, Intelligenza Software in bundle a display LCD, LED e QLED installati nelle posizioni più strategiche per attirare traffico e generare conversioni.
Forrester ha evidenziato che uno schermo genera da 2 a 5 volte impression in più rispetto ai media off-line, mentre Nielsen Research ha registrato un incremento di vendita del 33% di 4 prodotti su 5 per la GDO.
Spesso si trascorre più tempo a spiegare le varie opzioni di prezzo e le promozioni attive ai clienti rispetto a quanto effettivamente si generano conversioni.
È il caso di Morey’s Piers, parco divertimenti che dal 1969 serve circa 5 milioni di ospiti all’anno.
A seguito dell’inserimento di display interattivi all’interno del parco divertimenti è stato possibile verificare una significativa riduzione dei tempi di attesa con un derivato aumento di vendite di biglietti, incentivato da annunci pubblicitari mirati e personalizzati per fascia oraria.
Kia Motors Russia, celebre concessionaria, ha gestito la comunicazione attraverso pareti video multischermo, display stand alone e schermi interattivi per offrire nuovi scenari di vendita e customer care, ottimizzando la CX e l’engagement.
Gromart, catena torinese acquisita nel 2015 dalla multinazionale Unilever, ha trasferito tramite Digital Signage i valori legati alla preparazione artigianale del gelato nel suo store a Londra, in Piccadilly, usando la Realtà Aumentata per far rivivere ai clienti la magia di Torino, l’azienda agricola e i negozi veri e propri con mappe 3D e un supporto QRcode per contenuti esclusivi.
L’efficacia del Digital Signage è insita nella possibilità di offrire un servizio che permette all’utente non solo di essere informato, ma spronato a compiere un’azione verso ciò che colpisce realmente il suo interesse.
Ranstad, multinazionale olandese per la selezione e formazione di risorse umane, ha installato una serie di schermi in prossimità delle sedi per attirare i passanti sulle nuove opportunità di lavoro. Attraverso QRcode le persone interessate avevano la possibilità di approfondire tramite l’interazione con il proprio smartphone la posizione lavorativa accedendo ad informazioni dettagliate e alle indicazioni per inoltrare la propria candidatura.
Gli analisti di Markets and Markets pronosticano da qui al 2020 una crescita dell’8,18% del Digital Signage per un movimento complessivo di 13,76 miliardi di dollari.
Per attirare l’attenzione del cliente, oggi lo strumento più efficace è l’Experience Innovation, così come ha più volte ribadito Roberto Liscia, Presidente Netcomm, nel corso delle precedenti edizioni degli eventi Netcomm Focus.